Nel 2007, ho partecipato alla veglia pasquale nella Cattedrale di Pacala Maseru, capitale del Lesotho, un piccolo stato africano prevalentemente cattolico. La cattedrale era gremita e io ero l'unico bianco durante la riunione.
Prima della Messa, diverse confraternite femminili, i cui membri indossavano uniformi colorate, hanno animato alcuni rosari.
La cerimonia ebbe inizio intorno alle 22.00 ed è durata sette ore e 50 minuti. Il vescovo ha fatto una predica dopo ciascuna delle sette letture prescritte, e non ho capito una parola di tutto questo, dato che la cerimonia era in Sesotho. Questa lingua è piacevole da ascoltare ma le parole sono molto lunghe, per cui bisogna parlare molto per dire qualcosa: per questo motivo gli abitanti, quando si mandano degli SMS, preferiscono inviarli in inglese, perché ci vorrebbe troppo tempo per digitare la lingua locale.
Tornando alla cerimonia: i canti, cantati a più voci, erano molto belli, anche se non esistono spartiti, ne’ libretti dei canti, ne’ organo, né direttore del coro. Ci sono stati poi 70 battesimi di adulti e la cerimonia si è conclusa intorno alle 4 del mattino.
Ho lasciato la chiesa, felice ma stanco dopo la lunga cerimonia, e ho notato che la metà dei fedeli è rimasto a pregare nella cattedrale. Ho chiesto a un seminarista perché la gente restava lì dopo una cerimonia durata circa 8 ore!
Egli rispose: "Queste sono persone che vivono a diverse ore di cammino da qui, quindi restano qui a pregare il resto della notte, per essere presenti alla Messa della Domenica di Pasqua alle 6 del mattino."
Mentre andavo a dormire,ho pensato “davvero la mia fede è più piccola di un granello di senape!
Fonte (Post di Touforek del 22 giugno 2009)