13 settembre 2010

Bruciare il Corano ?


Siamo abituati a sentir dire dai mass media che ci deve essere libertà di parola, che ogni uomo dovrebbe essere libero di esprimere il proprio parere, ogni uomo dovrebbe avere il diritto di dire ciò che pensa, ecc.
Il Medioevo viene messo in cattiva luce, perché l'eresia era spesso censurata, ma noi moderni siamo molto più illuminati e lasciamo che tutti dicano quello che pensano. Almeno, così ci viene raccontato.


Un pastore in una chiesa protestante di cui nessuno aveva mai sentito parlare, ha deciso che avrebbe esercitato la sua libertà di parola. Allora il mondo intero gli ha chiesto di non farlo. L'FBI gli ha chiesto di non farlo, gruppi di media, governi e gruppi islamici provenienti da tutto il mondo hanno pregato un uomo chiedendogli di non bestemmiare il libro sacro dell'Islam.


Anche se già da anni penso che la libertà di parola sia in realtà una presa in giro, non avevo mai visto niente del genere. Ora, mentre in sé e per sé non c'è niente di sbagliato nel bruciare un Corano, visto che è un libro falso, in realtà è una cosa che va contro la prudenza. Perché? Beh, l’articolo pubblicato da Newsweek circa gli abusi nella baia di Guantanamo, ha rivelato che al minimo sospetto che qualcosa di negativo venga detto riguardo l'Islam, ci saranno movimenti di piazza, incendi e omicidi, senza il benché minimo senso di giustizia, condannando senza processo, con azioni incivili. In realtà, anche se il Corano non è stato bruciato, i cristiani sono già perseguitati a causa di esso in alcune parti del mondo, come in Pakistan. Inoltre, indipendentemente dal fatto di essere d'accordo o in disaccordo con la guerra in Afghanistan (io sono francamente molto dubbioso in proposito), il fatto è che il generale Petreus (ndt: il comandante delle truppe americane in Afghanistan) ha ragione, questo è qualcosa che può danneggiare ciò che le nostre truppe stanno cercando di fare. Per cui, bruciare il Corano è imprudente.


D'altra parte, questo atteggiamento dei media rivela ancora una volta il Mantra del mondo moderno: “qualsiasi cosa, tranne che la religione vera". " Per esempio, i governi nazionali hanno fatto qualche cosa quando un ateo ha profanato un’ostia su youtube? Dov'era l'indignazione? Dov'era la conferenza episcopale ? Perché non ha chiesto che venisse fermato? Dove erano i capi dei governi, i capi delle innumerevoli istituzioni cattoliche che aiutano i poveri in tutto il mondo ? Perché non hanno detto "Non profanate Nostro Signore?" Tranne qualche organizzazione cattolica laica, neanche una parola dal mondo.
Ma come fanno certuni a parlare della intolleranza dei cattolici nella società? Sono cavolate. Come le cose blasfeme contro Gesù e Maria che ci propinano certi musei, finanziati dal governo, spacciandola come arte? Sono cavolate. C'è qualche commentatore politico o televisivo che voglia dire apertamente che i cristiani sopportano pazientemente questi insulti, mentre i musulmani scatenano rivolte e uccidono la gente?


Questa è la doppia morale del mondo. Islam? Okay. Non offendere l'Islam! Il cristianesimo? Chi se ne frega. Questo è quello che chiamiamo il mondo post-cristiano. E' dovuto al fatto che il cristianesimo è la forza vivificante della civiltà occidentale, e il suo allontanarsi dal cristianesimo a partire dal XVIII secolo, esploso poi nel XX, è segnato da un odio per la madre che la ha partorita.
In realtà questa civiltà non è caratterizzata davvero dalle idee liberali di tolleranza e di uguaglianza, perché per essa l’uguaglianza e la libertà saranno raggiunte solo con l'eliminazione della vera fede dalla società. La sola presenza di qualcosa di così vicino, così familiare e così odioso viene detestata molto di più di qualcosa di estraneo, anche se quest’ultimo è in realtà enormemente peggio del cristianesimo.


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