10 settembre 2010

Riscaldamento globale

I leader del mondo si sono riuniti a Copenhagen per lavorare su un nuovo accordo per ridurre le emissioni di carbonio per fermare il riscaldamento globale. Tutto questo mentre abbiamo appreso che, di fatto, la temperatura globale si è effettivamente raffreddata negli ultimi dieci anni, che i sostenitori della teoria del riscaldamento globale hanno soppresso le prove di un altro periodo di riscaldamento globale, quello medioevale, e che degli scienziati sono stati scoperti ad alterare prove, a distruggere le statistiche e a intimorire gli scettici del cambiamento climatico.

Quello che mi interessa in merito alla questione del riscaldamento globale è la dimensione religiosa. Con questo non sto pensando alla 'spiritualità della terra', o a una teologia cristiana della corretta amministrazione del creato. Invece non posso fare a meno di notare che la crociata contro il riscaldamento globale è veramente una crociata. In altre parole, è una battaglia religiosa, e se è una battaglia religiosa, allora è una religione.

La  'macchina ambientalista' non ha tutte le caratteristiche di una ricerca religiosa? In primo luogo vi è il dogma inattaccabile, che tutti i devoti devono credere.
Il riscaldamento globale sta accadendo. Porre in dubbio questa 'verità' equivale a commettere eresia. Essere un 'negazionista del riscaldamento globale' è paragonato ad essere un 'negazionista dell’olocausto nazista'. Gli eretici saranno ostracizzati, perseguitati e bruciati.

Essendo necessario per tutte le religioni, il dogma è predicato con  grave fervore apocalittico. Lord Stern, l’esperto inglese dice che Copenhagen è 'l'ultima occasione al mondo per evitare la catastrofe'. Il Principe di Galles ha detto che il mondo ha solo 'un anno e mezzo' per evitare il disastro. Il fervore apocalittico degli ambientalisti è diverso da quello di qualsiasi altro culto religioso? Ogni pazzo apocalittico pensa di avere un argomento ben fondato e delle convinzioni al di sopra di ogni discussione.

Questo dogma è prodotto, provato e predicato dal clero della crociata del riscaldamento globale: gli scienziati. Sono i signori della conoscenza, come i monaci studiosi, che dedicano la loro vita alla ricerca arcana, sono quelli che custodiscono i segreti del sancta sanctorum. C
ompilano le prove, distribuiscono la parola, organizzano conferenze e seminari. Essi interpretano la parola per gli altri. Essi sono i sacerdoti e gli evangelisti della fede, facendo in modo che sempre più vengano convertiti e impegnati ogni giorno.

La gerarchia li supporta. Gli uomini e le donne di potere e prestigio ne controllano il funzionamento e garantiscono la sua rispettabilità e il suo successo. L’Arcivescovo Al Gore, il cardinale Lord Stern d'Inghilterra, e in cima alla lista il Difensore della Fede: nientemeno che Carlo d’Inghilterra, principe di Galles.

Sto volutamente esagerando, ma ciò che mi preme di sottolineare è che, come qualunque altra setta religiosa, la religione del riscaldamento globale è coerente e logica all’interno dei suoi presupposti. Essa soddisfa gli stessi bisogni delle religioni: finché si rimane entro l'ortodossia, non solo la crociata ha senso, ma come ogni religione, ti dà un modo di guardare il mondo intero e dare un senso a tutto. Inoltre, ti dà una missione e uno scopo. Ti dà un gruppo di persone impegnate a cui si può appartenere. In una notte buia, quando la paura incalza, ti dà non solo un punto di riferimento per la tua paura, ma anche qualcuno a cui dare la colpa.

Se questo è un’analisi corretta, se la crociata ambientalista è una sorta di religione, vale la pena chiedersi da dove viene. In primo luogo, credo, nella nostra società laica la crociata ha riempito un vuoto. Mi piacerebbe sapere quanti sono effettivamente i crociati ambientalisti che sono anche devoti di una religione convenzionale. Non c'è modo di sapere questo, ma ho il sospetto che la maggior parte di loro siano non-religiosi. Ho fatto questa congettura, perché le parole e la visione del mondo che presentano sembra chiaramente secolare. Se la mia intuizione è corretta allora i poveretti hanno trovato conforto in una religione che non sanno nemmeno essere una religione.

Chesterton ha detto: "Ogni dibattito è un dibattito teologico." Se la crociata ambientalista è una sorta di religione, allora qual è la sua base teologica? E' la religione del laico, umanista. Il laico rifiuta il cristianesimo, ma non necessariamente abbraccia l'ateismo radicale. La maggior parte di essi deriva quindi da una sorta di teologia del vago immanentismo - una sorta di "Dio di dentro". "Dio è dentro ognuno di noi!" essi dicono. Non fu Gesù stesso a dire: "Il regno di Dio è dentro di voi?" Questo diventa un panteismo sentimentale, "Dio è tutto intorno a noi. Dio è nella natura "diventa presto", Dio è la natura. " Ci sono alcuni nel movimento verde per i quali questa teologia è diventata esplicita. Per la maggior parte si tratta di una posizione inconscia detenuta da persone che non solo non hanno mai avuto un solo pensiero teologico nella loro vita, ma non sanno nemmeno che un tale tipo di pensiero sia possibile.

Qual è la risposta cattolica appropriata alla crociata del riscaldamento globale? Come al solito, è una risposta di buon senso e derivante da una morale semplice che nasce da ciò in cui crediamo. Dio ha creato il nostro mondo e noi. Dobbiamo amare il mondo creato, perché è un dono generoso e abbondante di Dio. Il mondo è bello. Non dobbiamo pasticciarlo, e se lo facciamo, dobbiamo ripulire il nostro casino.

Nell’ordine della creazione, siamo chiamati a essere fedeli e attenti custodi del mondo naturale. Ciò significa che mentre si può godere delle cose del mondo, non dobbiamo essere spreconi. Non dobbiamo essere grossolanamente materialistici. Dobbiamo condividere con chi ha meno di noi. Non dobbiamo rubare le loro risorse per arricchire noi stessi. Come buoni amministratori dobbiamo risparmiare  e pianificare per il futuro. Non dobbiamo trasformare le cose materiali in idoli. E tutto quanto sopra, dobbiamo farlo a livello individuale, familiare, corporativo, politico e in ambito economico.

La risposta cristiana è che dobbiamo amare tutte le cose secondo il loro valore intrinseco. Dobbiamo amare e avere a cuore la creazione, ma dobbiamo amare di più il Creatore.